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Lesione muscolare: sintomi, trattamento, tempi di guarigione

Quali sono le tipologie di lesione muscolare? Le cause e i sintomi? E il trattamento? Vediamolo insieme in questa guida!
lesione muscolare

Può capitare, soprattutto in chi pratica sport a livello regolare o agonistico, di andare incontro a una lesione muscolare, che potrebbe portare a conseguenze dolorose e potenzialmente invalidanti. 

In questa guida vediamo insieme cos’è la lesione muscolare: quali sono le tipologie, quali sono le cause e i sintomi, il trattamento fisioterapico per gestirla e i tempi di recupero.

Lesione muscolare: cos'è e quali sono le tipologie

Per lesione muscolare si intende un danno di varia entità che può colpire un muscolo, a causa di un infortunio che lede le fibre che compongono il muscolo stesso.

I muscoli più colpiti sono gli hamstring o ischiocrurali, ossia i muscoli nella parte posteriore della coscia, i cosiddetti muscoli flessori; tra questi il più colpito è il bicipite femorale, seguito da semimembranoso e semitendinoso. Ma le lesioni possono capitare potenzialmente ovunque: retto femorale, polpaccio, muscoli adduttori, muscoli addominali, bicipite brachiale, pettorali, e via dicendo.

La lesione del muscolo è una condizione dolorosa, e infatti il dolore è uno dei primi e immediati sintomi che ti avvisano del danno. In caso di trauma è fondamentale affidarsi a specialisti come medici e fisioterapisti, che valutano la tua situazione e il successivo percorso di fisioterapia.

Esistono diverse tipologie di lesioni muscolari: vediamole di seguito.

Lesione (strappo) muscolare

Lo strappo muscolare è la rottura parziale o totale delle fibre che compongono il muscolo. Normalmente è frutto di una veloce e improvvisa contrazione, molto frequente negli sportivi, che può essere causata dalla stanchezza muscolare.

La diagnosi dello strappo si fonda su tre possibili gradi che la rottura può assumere:

  • Primo grado: coinvolge solo un certo numero di fibre, meno del 5%;
  • Secondo grado: coinvolge un numero maggiore di fibre e si caratterizza da dolore crescente accompagnato da un ematoma evidente. In questo caso il consiglio è rivolgerti ad uno specialista che possa approfondire prescrivendo esami adatti come ecografia o risonanza magnetica per localizzare il punto esatto della lesione e fare una prognosi sui tempi di guarigione;
  • Terzo grado: è il più grave, perché in questo caso sono tutte le fibre che compongono il muscolo coinvolto a essere compromesse. Si riconosce perché oltre all’ematoma e alla difficoltà di muovere il muscolo, il dolore è intenso e continuo. In questo caso è necessario la tempistica di recupero sarà più lunga.

Stiramento

Nel caso dello stiramento le fibre del muscolo subiscono quella che si chiama ‘elongazione’, cioè un’alterazione marcata e localizzata delle fibre e del tono muscolare; quest’alterazione, però, non arriva alla lesione totale.

Quando si ha uno stiramento muscolare si percepisce dolore immediato e molto intenso, che generalmente però non impedisce il proseguimento dell’attività; tuttavia il fastidio tende ad aumentare in modo progressivo.

Con un’applicazione di un bendaggio e del ghiaccio, e riposo, la ripresa avviene in tempi brevi e non è necessario smettere di allenarsi (se non per il tempo di recupero).

Contrattura

Nel caso della contrattura non c’è una vera e propria lesione muscolare; la contrattura è piuttosto un indurimento del muscolo, un’alterazione del tono di tutto il muscolo o di una parte di essa.

Solitamente avviene come reazione a uno stimolo troppo intenso e prolungato, a causa di una contrazione involontaria. Negli sportivi può accadere durante l’allenamento, oppure dopo qualche ora. In genere ha risoluzione nel giro di qualche giorno.

Contusione

La contusione si riconosce per la presenza di un versamento di sangue. Avviene dopo un trauma, magari per un contatto violento con un avversario in campo o per una caduta durante una corsa.

La comparsa di un ematoma significa che in sede di trauma è fuoriuscito del sangue sottopelle; se l’ematoma è particolarmente esteso è bene rivolgersi al medico.

Ci sono diverse tipologie di contusioni, ad esempio contusioni:

  • Muscolari, che interessano la cute e la parte carnosa di un muscolo
  • Tendinee, che interessano il tendine
  • Articolari, a carico di un’articolazione

Distrazione

La distrazione consiste in una lesione muscolare grave, in seguito alla quale diverse fibre del muscolo si ledono. Come lo strappo, anche la distrazione si divide in gradi:

  • Primo grado: la lesione comprende la rottura di meno del 5% delle fibre muscolari
  • Secondo grado: avviene la rottura sia di fibre sia di fascicoli muscolari
  • Terzo grado: la rottura del muscolo è totale o subtotale

L’ematoma presente è tanto maggiore quanto maggiore è il numero delle fibre muscolari interrotte. Anche il dolore, che si presenta acuto, varia a seconda del grado di lesione.

La distrazione può accadere a causa di uno scatto o di una contrazione molto intensa; è infatti frequente in sport che prevedono scatti e cambi di direzione in campo, come il calcio.

Lesione muscolare: quali sono le cause e i sintomi

Prima di affrontare il tema del trattamento delle lesioni muscolari, è bene specificare quali possono essere le cause delle lesioni e quali i sintomi. Si tratta di informazioni importanti da conoscere: spesso ci si fa male proprio perché non si presta particolare attenzione al proprio corpo nello spazio, ignorando segnali riguardo alla propria performance.

Cause: traumi muscolari diretti e indiretti

Le cause che possono portarti a una lesione muscolare si dividono in dirette e indirette.

Si parla di cause dirette quando la lesione viene determinata da un’azione appunto diretta, esterna, come un urto, un contatto in campo, una caduta, ma anche il sollevamento di un peso eccessivo a muscolo freddo o la ripetizione di movimenti con sequenze troppo lunghe e stancanti. 

Nel caso di un trauma indiretto invece entrano in gioco altri fattori, tra cui uno stato di stress o affaticamento muscolare e la mancanza adeguato stretching e riscaldamento prima di una preparazione fisica adatta.

Quali sono i sintomi?

Per quanto riguarda i sintomi, questi variano a seconda dell’entità della lesione in oggetto. Naturalmente non è detto che tutti i sintomi si manifestino nello stesso momento, ma sono tutti indicatori di un problema e non vanno mai trascurati.

Tra i più comuni rientrano:

  • Dolore, che cresce di intensità a seconda della gravità della lesione, andando da acuto a cronico, e da lieve a forte;
  • Ematoma, o livido, che può comparire se c’è stato versamento di sangue sottocutaneo;
  • Gonfiore;
  • Rigidità del muscolo con difficoltà al movimento.

Il trattamento e i tempi per le lesioni muscolari

Quando si sospetta la presenza di una lesione muscolare è fondamentale indagare la natura del danno, l’estensione, la sede precisa, la quantità delle fibre. L’anamnesi aiuta a inquadrare l’infortunio e a capire se ci sono stati altri episodi oltre al primo (le cosiddette recidive).

La diagnosi esatta dopo aver effettuato degli esami diagnostici come l’ecografia, infatti, orienta la prognosi e l’iter terapeutico.

La riabilitazione con la fisioterapia

La fisioterapia aiuta in caso di lesione muscolare: il percorso di riabilitazione sportiva (e non solo) si differenzia a seconda della situazione specifica del soggetto. In linea generale, ha lo scopo di velocizzare il processo riparativo, limitare il dolore e ridurre l’infiammazione.

Ad aiutare nel recupero da una lesione sono anche gli esercizi terapeutici di diversa tipologia: mobilità, rinforzo muscolare settoriale, propriocettività e altri ancora. L’obiettivo è ripristinare le caratteristiche del muscolo come, ad esempio, forza ed estensibilità. La scelta degli esercizi da svolgere viene effettuata dal fisioterapista, che considera la specificità (in base al muscolo e allo sport praticato) e il dosaggio dell’esercizio (gestione del carico e delle ripetizioni) in relazione alla fase di guarigione e alle abilità del paziente. 

Di seguito ti mostro due dei più comuni esercizi che faccio svolgere ai miei pazienti per la lesione muscolare alla coscia.

Esercizio n. 1: allungamento degli ischiocrurali

Questo primo esercizio è pensato per l’allungamento degli ischiocrurali (muscoli posizionati nella parte posteriore della coscia) e prevede il sollevamento della gamba portandola verso il petto. 

Esercizio n. 2: esercizio di forza

Il secondo è un esercizio di forza: il ponte monopodalico serve rinforzare gli ischiocrurali (o anche detti flessori di ginocchio). Va svolto sollevando il bacino e allungando una gamba. 

Quali sono i tempi di recupero?

Quando si ha una lesione muscolare i tempi di recupero variano naturalmente a seconda dell’entità del danno e della prognosi.

In genere la lesione di primo grado guarisce in circa 2 settimane.

Nel secondo grado i tempi di recupero passano a circa 4 settimane, ed in entrambi i casi è bene non praticare sport.

Nel terzo grado il recupero è più lungo, e può arrivare anche a 6 mesi.

Dott. Robin Albergoni
Dott. Robin Albergoni

Professionista specializzato in fisioterapia muscolo-scheletrica e riabilitazione sportiva

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